SMERALDO
Lo smeraldo è la varietà del berillo più pregiata e costosa. Il berillo si presenta in natura in varie colorazioni, le più conosciute sono quella blu chiaro (acqua marina), gialla (eliodoro) e rosa (morganite).
Lo smeraldo deve il suo colore alla presenza di tracce di cromo, vanadio e ferro!
Se in un berillo verde chiaro non compaiono tracce di cromo non possiamo chiamarlo smeraldo ma si tratterà di un “berillo verde”.
Il nome smeraldo deriva dal greco “smaragdos” e significa pietra verde , la sua luminosità e il suo colore hanno affascinato i reali dell’antichità, sembra che venisse usato già ai tempi dei faraoni egizi nel 2000 A.C., e ha dato il nome ad una tonalità di verde; VERDE SMERALDO!
La maggior parte degli smeraldi viene estratta in Brasile e Colombia, lo smeraldo colombiano in particolare ha la fama di essere di qualità eccezionale. Il resto della produzione mondiale degli smeraldi avviene in Zambia, Pakistan, Russia e Zimbabwe.
Quasi tutti gli smeraldi hanno delle inclusioni interne, che rendono ogni smeraldo unico. Pietre senza caratteristiche interne sono rarissime, quasi introvabili, ma il fattore più importante non è la purezza ma è il colore, a meno che le inclusioni non vadano a compromettere il passaggio della luce rendendolo opaco.
Si preferisce sempre una pietra meno pura, ma di buon colore.
Anche il taglio può influire sul colore, il taglio che esalta al massimo questa gemma è di forma rettangolare a gradini con gli angoli smussati, il cosiddetto taglio a smeraldo. Quando invece le inclusioni lo rendono opaco lo si taglia a cabochon.
TAGLIO A SMERALDO
Lo smeraldo si posiziona dietro il diamante e il corindone nella scala di durezza di mohs con valore 8, e questo va tenuto in considerazione perché lo smeraldo è molto sensibile agli urti e alle brusche variazioni di temperatura. Bisogna maneggiarlo con delicatezza sia nelle fasi di lavorazione sia nel portarlo una volta incastonato in un gioiello.